GARAY, János
Poeta magiaro, nato il 10 ottobre 1812 a Szekszárd, morto il 15 novembre 1853 a Budapest. La sua prima grande epopea Csatár (Guerriero, 1834), è scritta sotto l'influsso del massimo poeta del romanticismo ungherese, M. Vörösmarty. Fra le sue opere epiche, oltre al poema storico Szent László (San Ladislao, 1851-2), conquistarono il favore del pubblico alcuni racconti e canti epici come: Bosnyák Zsófia, Kont fegyvernöke (Lo scudiero di Kont), Bánk bán, Báthory Erzsébet; e principalmente il poemetto umoristico Az obsitos (Il congedato). Scarso successo ebbero i suoi drammi: Arbocz, Országh Ilona, Utolsó magyar Khán (L'ultimo Khan ungherese), ecc. La sincerità del sentimento e l'elevatezza della lingua assicurano un posto distinto alle sue poesie liriche, specie a quelle patriottiche. G. Ferenczy curò l'edizione completa delle opere del G. (Budapest 1886).
Bibl.: G. Ferenczy, G. J. életrajza (Biogr. di G. J.), Budapest 1883.