Jaskowski
Jaśkowski Stanisław (Varsavia 1906-65) logico polacco. Allievo di J. Łukasiewicz e membro della scuola di logica di Leopoli-Varsavia, si occupò di → logica paraconsistente. Si iscrisse alla facoltà di matematica nel 1924 e per una malattia ai polmoni completò gli studi in Svizzera con un certo ritardo (1932) con una tesi sulla deduzione naturale. Tornato a Varsavia, indirizzò le sue ricerche verso la costruzione dei primi sistemi di logica paraconsistenti che furono da lui formulati in un lavoro del 1948: Un calcolo proposizionale per sistemi deduttivi inconsistenti. Il punto di partenza di Jaśkowski fu l’esame delle incoerenze che spesso appaiono in una discussione che, ovviamente, non segue scrupolosamente la logica basata sul principio del terzo escluso. Egli osserva che se in una discussione uno degli interlocutori domanda «è forse A?» e non conosce la risposta, spesso considera entrambe le possibilità A e ¬A. Analogamente rispetta, nel sostenere A in una discussione “onesta”, la posizione ¬A del suo interlocutore. Egli si interroga allora su quale logica si stia applicando in questo caso. Nella logica classica da A e ¬A discende qualsiasi conclusione e, quindi, l’incoerenza complessiva degli asserti; ma in una reale discussione tra due onesti interlocutori le incoerenze non escludono la discussione stessa. Per questo egli cerca sistemi formali che permettano di esaminare tali incoerenze, attraverso una teoria che ne contenga una. Se una logica paraconsistente L è estesa a una teoria contenente una contraddizione, la teoria risultante T = L ∪ {A, ¬A} non è banale, cioè non ogni sua formula ben formata è un teorema.