Jaufre de Foixa
Trovatore e grammatico catalano vissuto nella seconda metà del secolo XIII. Viene identificato col Monaco di Foissan del quale ci restano alcuni componimenti lirici (A. Thomas, in " Romania " X [1881] 321-325). Compose un trattato di grammatica e di versificazione, Regles de trobar, che è un rimaneggiamento delle Razos de trobar di Raimon Vidal (v.), per invito di Giacomo II d'Aragona nel periodo in cui questi era re di Sicilia (1286-1291). Questa circostanza, oltre alla menzione del volgare siciliano, citato insieme con altri volgari d'arte, e alla denominazione della lingua occitanica secondo l'uso italiano, proençal, fa supporre che il trattato sia stato composto in Sicilia o comunque in Italia. J. mescola alle osservazioni grammaticali, basate sullo schema donatiano delle parti del discorso, sommari cenni di composizione e versificazione. È arduo tentare d'istituire raffronti fra le norme esposte da J. e quelle teorizzate nel De vulg. Eloq.; se qualche riferimento è possibile sembra più logico attribuire ciò al fatto che D. conoscesse le Razos di Raimon Vidal da cui l'opera di J. dipende, e inoltre va considerato che sia le fonti sia la sostanza delle Regles fanno parte del patrimonio culturale di tutti i trattatisti del Medioevo e di D. stesso.
Bibl. - P. Meyer, Regles de trobar de J. de F., in " Romania " IX (1880) 51; L. Nicolau d'Olwer, Notes sobre les regles de trobar..., in " Estudis Universitaris Catalans " I (1907) 234 ss.; E. Gonzales Hurtebise, J. de F., in Congres d'historia de la corona d'Aragó dedicat al rey en Jaume I, Barcellona 1913, 521-529; J. De F., Vers et regles de trobar, a c. di E. Li Gotti, Modena 1952.