DAMPT, Jean-Auguste
Scultore, nato a Venakey (Côte-d'Or), il 2 gennaio 1854. Allievo della scuola di belle arti di Digione, poi di Paul Dubois a Parigi, espose la prima volta al Salon del 1879. Il piccolo San Giovanni (1881), fu acquistato dal Museo del Lussemburgo, che conserva anche il Bacio della nonna. Le sue ricerche in Italia gli fanno ritrovare il procedimento della fusione a cera perduta, che utilizza per alcuni busti, fra cui quello in bronzo del pittore Aman-Jean e quello in argento di Dagnan-Bouveret.
La statuetta La pace del focolare (1900) associa ingegnosamente il legno e l'avorio. Per la basilica del Sacro Cuore, ha eseguito quattro evangelisti e gli angeli colossali che fiancheggiano il campanile. Una delle sue ultime opere è la Vergine elmata, eseguita in cemento dorato per la facciata della nuova biblioteca di Lovanio.
Nello stesso tempo statuario, orafo, fonditore, stuccatore, scultore in avorio e in legno, il D. esplica un'attività multiforme che ricorda i maestri della Rinascenza. È membro dell'Institut.
Bibl.: L. Bénédicte, Les sculpt. français contemporains, Parigi 1901; A. Germain, in Gazette des beaux-arts, 1912, II,pp. 173-94; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con bibl.); S. Lami, Dict. des sculpteurs de l'école française, XIXe siècle, Parigi 1914-21; A. Fontainas e L. Vauxcelles, Histoire générale de l'art français. La sculpture, Parigi 1922.