BERTON, Jean-Baptiste
Generale e cospiratore francese, nato a Franchival presso Sedan nel 1769, decapitato a Poitiers il 5 ottobre 1822. Proveniente dalle scuole militari, non ebbe negli eserciti della Rivoluzione quei rapidi avanzamenti che portarono ai primi posti altri suoi coetanei. Con la legione dei volontarî delle Ardenne fece la campagna di Sambra e Mosa. Servì successivamente sotto gli ordini di Bernadotte e di Victor; si batté ad Austerlitz e prese parte alle campagne del 1806 contro la Prussia, del 1807 contro la Russia e del 1808 in Ispagna. Col grado di generale di brigata combatté alla battaglia di Tolosa, e comandò i dragoni del generale Exelmans alla battaglia di Waterloo, sulla quale pubblicò un pregiato Précis historique. Alla restaurazione borbonica fu vittima di persecuzioni politiche (fra cui una non giustificata detenzione di un anno), che lo spinsero a partecipare ai complotti militari orditi in quegli anni dalla carboneria francese contro il regime borbonico. Nel 1822 il generale Berton fu designato per comandare nei dipartimenti dell'ovest un'insurrezione che avrebbe dovuto prendere le mosse da Saumur, dove gli allievi della scuola di cavalleria, la guardia nazionale, parecchi vecchi soldati napoleonici e anche la popolazione parevano favorevoli a un moto antiborbonico. Ma questo fallì per le esitanze e le procrastinazioni dell'ultimo momento e per la scarsità delle forze raccolte. Il generale Berton tentò poco dopo un altro moto alla Rochelle e più tardi a Rochefort, senza miglior esito. Scoperto o secondo alcuni tradito da un agente provocatore penetrato fra le file dei congiurati, fu sorpreso ed arrestato. Sottoposto a procedura venne dalla corte d'assise di Poitiers condannato alla pena di morte, che affrontò con grande coraggio.