CARPEAUX, Jean-Baptiste
Scultore, pittore e incisore, nato il 14 maggio 1827 a Valenciennes, morto l'11 ottobre 1875 a Courbevoie (Seine).
Dopo difficili inizî, riuscì a entrare nell'École royale de dessin et de mathématique dove s'incontrò col Chapu e col Carrier-Belleuse. Andò poi nello studio del Rude e all'Académie des beaux-arts. Riconosciuto ufficialmente il suo talento, ottenne il premio di Roma, e qui si trattenne cinque anni lavorando anche come pittore. Lo studio degli antichi e delle opere del Rinascimento non oppresse, ma anzi liberò il suo spirito, aiutandolo a conquistare uno stile personale. La prima opera notevole del C. . è Ugolino (1862) che, esposto l'anno dopo a Parigi, raccolse il plauso generale, nonostante l'opposizione degli accademici. Seguirono il gruppo della Castità per la Trinità di Parigi, il busto della principessa Matilde, l'altorilievo nel timpano del padiglione di Flora al Louvre, varî busti e il gruppo della Danza per l'Opéra di Parigi, suo capolavoro, che diede origine a una vivace polemica con l'Accademia.
Il C. fu il più importante scultore del Secondo Impero, seppe liberare la scultura dalla scialba freddezza accademica, sconvolse i piani, dispose figure e gruppi in forti contrasti di masse, che danno vita a giochi di luce. La sua arte si avvicina a quella del Daumier; con questi, il Barye e il Rude preparò quella tendenza baroccheggiante della moderna scultura francese che prelude al Rodin. La sua pittura, inferiore alla sua scultura, fu anch'essa innovatrice; s'ispirò agli Spagnoli come quella del Manet e cercò contrasti di luce e di toni.
Bibl.: J. Claretie, J.-B. Carpeaux, Parigi 1876; E. Chesneau, Le statuaire J.-B. C., Parigi 1880; id., Peintres et sculpteurs contemporains, Parigi 1882-84; P. Foucart, Le musée Carpeaux à Valenciennes, Parigi 1882; nuova ed. curata da I. Pillion, 1909; L. Ristor, C., Parigi 1906; O. Grantoff, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912 (con la bibl. precedente); P. Vitry, C., Parigi s. a. [1912]; A. De Poncheville, C. inconnu, Parigi 1921; id., C., Parigi 1925; E. Sarradin, C., Parigi 1928; G. Lecomte, La vie héroïque et glorieuse de Carpeaux, Parigi 1928.