Colbert, Jean-Baptiste
Statista francese (Reims 1618-Parigi 1684). Figlio di un ricco mercante di panni, funzionario nella pubblica amministrazione, dovette la sua rapida carriera al cardinale Mazzarino che lo volle come suo amministratore privato e poi come intermediario con la reggente Anna d’Austria durante la Fronda. Dopo aver provocato la caduta del sovrintendente alle Finanze N. Fouquet, sotto Luigi XIV ricoprì le più alte cariche dell’amministrazione. Controllore generale (1665), segretario di Stato della casa del re (1668) e della marina (1669), riorganizzò l’amministrazione in senso accentrato. Fu efficace interprete della teoria mercantilista che in Francia fu denominata per l’appunto colbertismo. Convinto che la ricchezza dello Stato fosse in rapporto alla quantità di metalli preziosi presenti nei confini nazionali, sviluppò un’avveduta politica economica protezionista: favorì lo sviluppo dell’industria e potenziò le comunicazioni interne abolendo pedaggi e costruendo strade e canali. Creò inoltre la marina mercantile e promosse lo sviluppo coloniale francese, concedendo appoggi e facilitazioni alle Compagnie delle Indie orientali e occidentali, del Levante, del Senegal.