VILLOISON, Jean-Baptiste Gaspard d'Ansse de
Filologo classico, nato a Corbeil-sur-Seine il 5 marzo 1753, morto a Parigi il 26 aprile 1805. Dedicatosi fin dalla prima giovinezza allo studio del greco e delle lingue orientali, ottenne l'ammissione all'Académie des inscriptions con l'edizione critica del Lessico omerico di Apollonio (Parigi 1773). Per tutta la vita si dedicò allo studio e alla ricerca di antichi codici, esplorando principali le biblioteche d'Europa, spesso per incarico ufficiale del suo governo. Nel 1781 fu a Venezia dove trovò un codice dell'Iliade, con scolî, e ivi lo pubblicò nel 1788; opera interessantissima per la conoscenza della critica alessandrina, e la cui importanza fu poi messa in luce da F.A. Wolf. Dal 1785 al 1788 fu a Costantinopoli e in Grecia, dove esplorò, con minor successo di quanto sperava, le biblioteche del Monte Athos. Durante la rivoluzione si ritirò ad Orléans; ritornato a Parigi nel 1796 ebbe la cattedra di greco moderno all'Ècole des langues orientales e, poco dopo, al Collège de France la cattedra di lingua greca antica e moderna.
Delle sue opere, che portarono alla luce un imponente materiale, variamente utilizzato dalla critica posteriore, ricordiamo, oltre alle già citate: l'edizione del romanzo pastorale di Longo, Dafni e Cloe (Parigi 1778); Anecdota graeca e regia Parisiensi et e Veneta S. Marci bibliotheca deprompta (Venezia 1781); Epistolae Vinarienses (frutto di studî compiuti nella biblioteca di Weimar, Zurigo 1783); Nova versio graeca Prover biorum,..., ex codice unico S. Marci Bibliothecae (Strasburgo 1784).