JOURDAN, Jean-Baptiste
Maresciallo di Francia, nato a Limoges il 29 aprile 1762, morto a Parigi il 23 novembre 1833. Dopo essere stato volontario nella guerra d'indipendenza d'America, nel 1792 fu luogotenente dei volontatî nel primo esercito della Rivoluzione sotto Ch.-Fr. Dumouriez; e, nel luglio del seguente anno, era già generale dopo essersi segnalato nelle battaglie di Jemmappes e di Neervinden. Due mesi più tardi, come generale in capo delle armate del Nord e delle Ardenne, batté gli Austriaci a Wattignies. Caduto per qualche tempo in disgrazia, ma richiamato nel 1794 al comando dell'armata di Sambra e Mosa, riportò sugli Austriaci la celebrata vittoria di Fleurus (v.). Ma nel 1796, dopo qualche vantaggio, fu battuto ad Altenkirchen, onde cadde di nuovo in disgrazia. Mandato rappresentante al Consiglio dei cinquecento, del quale fu presidente, fece trionfare la legge sulla coscrizione obbligatoria. Venne di poi preposto nel 1799 all'armata del Danubio ma fu battuto dall'arciduca Carlo a Stokach presso il lago di Costanza. L'anno appresso, fu tra coloro che disapprovarono il colpo di stato di Bonaparte: nondimeno questi lo tenne sempre in gran conto. Fu ambasciatore presso la Repubblica Cisalpina, governatore del Piemonte, consigliere di stato e poi nel 1804 maresciallo di Francia. Seguì, come capo di Stato Maggiore, re Giuseppe prima a Napoli e poi in Spagna e diresse le fortunose operazioni nella Penisola Iberica. Alla caduta di Napoleone riconobbe i Borboni e durante la monarchia di luglio divenne per breve tempo anche ministro degli Esteri. Lasciò un libro di Memorie pubblicato dopo la sua morte.