KLÈBER, Jean-Baptiste
Generale francese, nato a Strasburgo nel 1753. Figlio di un muratore, studiò architettura a Parigi, ma poi si diede alla carriera delle armi. Servì per alcuni anni in Baviera dove divenne ufficiale, ma vedendosi preclusa la carriera agli alti gradi a cagione della sua origine plebea, rientrò nella vita civile e fu ispettore dei fabbricati a Belfort, dirigendovi importanti lavori. La Rivoluzione lo rifece soldato. Eletto aiutante maggiore in un battaglione di volontarî, rivelò in breve alte e promettenti qualità d'intelletto e di carattere. All'assedio di Magonza nel 1793 era già generale di brigata. Inviato con 18 mila uomini a reprimere l'insurrezione della Vandea, conseguì notevoli successi. Passato poi all'esercito di Jourdan, decise della vittoria a Charleroi e a Fleurus e s'impadronì di Maastricht. Nel 1796 comandò con onore l'esercito di Sambra e Mosa, ma poi, scontento della preferenza data nel comando in capo al generale Hoche, si dimise. Alla vigilia della campagna d'Egitto fu richiamato da Bonaparte al comando di una divisione, alla testa della quale, subito dopo lo sbarco (luglio 1798), prese d'assalto Alessandria, rimanendo ferito. Nella successiva campagna di Siria brillarono luminosamente le qualità di K. alla presa di Gaza e di Giaffa e alla battaglia contro i Turchi al Monte Tabor. Allorché Bonaparte lasciò l'Egitto, cedette a K. il comando in condizioni poco meno che disperate. Riuscite vane le pratiche conciliative, per il rifiuto del governo inglese a ratificare la convenzione di el-‛Arīsh, K. cercò la pace con le armi, dopo avere eccitato i soldati con un proclama che diceva: "a simili procedimenti si risponde in un solo modo, con nuove vittorie". Schiacciò i Turchi enormemente superiori di numero a Eliopoli e soffocò la rivolta del Cairo. Ma mentre si adoperava a riordinare il governo fu pugnalato da un mamelucco fanatico, il 14 giugno del 1800, lo stesso giorno in cui Bonaparte riportava in Italia la vittoria di Marengo.
Bibl.: Ch. Pajol, K., sa vie et sa correspondance, Parigi 1877; H. Baguenier-Desormeau, K. en Vendée, Parigi 1907; F. Rousseau, K. et Menou en Égypte, Parigi 1900.