OUDRY, Jean-Baptiste
Pittore, nato a Parigi il 17 marzo 1686, morto a Beauvais il 30 aprile 1755. Allievo di suo padre Giacomo, dal Largillière fu dissuaso a continuare a dedicarsi al ritratto (il che riesce poco spiegabile, dati i singolari pregi d'un suo ritratto conservato a Madrid) e consigliato a specializzarsi nelle nature morte e nella pittura di animali. Membro dell'Accademia di S. Luca nel 1708, fu accolto nel 1719 all'Académie des beaux-arts con una natura morta, L'Abbondanza. Il favore di Luigi XV gli valse l'ordinazione di varî quadri, oggi al Louvre: Quattro levrettes, La cagna bianca. Fu anche pittore ufficiale delle cacce reali, e a Fontainebleau e Compiègne si conservano alcune tele immense, in cui egli ritrasse delle mute di cani su uno sfondo di foreste, trattato nella maniera fiamminga. Le piccole corti tedesche mostrarono viva predilezione per i quadri cinegetici dell'O.: il museo di Schwerin conta ben 43 suoi quadri. Il sovraintendente alle finanze Fagon gli fece affidare nel 1734 la direzione della Manifattura di Beauvais, cui nel 1736 s'aggiunse l'ispettorato di quella dei Gobelins. Le favole di La Fontaine e la serie delle cacce sono quanto di meglio rimane di lui. Senza dubbio la carriera ufficiale nocque alla sua arte: specialmente un quadro senza pretese La fattoria avrebbe potuto assumere altra importanza nello sviluppo della pittura paesistica in Francia.
Bibl.: J. Locquin, Catalogue raisonné de l'oeuvre de J.-B. O. peintre du roi, Parigi 1912; N. Hennique, J.-B. O., Parigi 1926.