PERRONNEAU, Jean-Baptiste
Pittore, nato a Parigi nel 1715, morto a Amsterdam il 19 novembre 1783. Dopo avere esordito come incisore nella scuola del Natoire e del Cars, si dedicò, dal 1743, al ritratto. Accolto nel 1746 all'Accademia, di cui divenne membro effettivo nel 1753, espose regolarmente ai Salons numerose opere che ottennero, finché egli visse, non più che un successo di stima. Soltanto da poco la sua arte è apprezzata e messa anche al confronto con quella del La Tour. Del resto, egli fu l'antitesi del La Tour. Modesto e laborioso, trascorse la vita a percorrere la Francia e anche l'Europa, senza comparire mai a corte, e alla ricerca di ordinazioni mediocremente pagate. Ebbe una clientela soprattutto borghese e provinciale. Dalle lunghe peregrinazioni la sua opera trasse il vantaggio della varietà e anzi del cosmopolitismo dei modelli: l'ammirevole ritratto di Abraham van Robais (Parigi, Louvre) impersona tutta la gravità della borghesia olandese. I suoi clienti furono raramente nobili; talora artisti noti (ritratti del pittore Oudry, dell'architetto Chevotet, dello scultore Adam, tutti al Louvre); più spesso, semplici amatori e anche danzatrici dell'Opéra. Il P. fu un colorista ammirevole, e, in talune delle sue concezioni, straordinariamente moderno. Le sue trovate di colorazioni rare, di ombre azzurre, le sue armonie in rosa e grigio, singolarmente luminose, lo avvicinano ai grandi coloristi.
Bibl.: L. Vaillat e P. Ratouis de Limay, J.-B. P., Parigi 1923; E. Dacier e P. Ratouis de Limay, Pastels franç. des XVIIe et XVIIIe siècles. Études et notices, ivi 1927; H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXVI, Lipsia 1932.