VAILLANT, Jean-Baptiste-Philippe
Maresciallo di Francia, nato a Digione il 6 dicembre 1790, morto a Parigi il 4 giugno 1872. Luogotenente del genio nel 1811, fu aiutante di campo del generale Haxo, del quale sposò la vedova; capitano nel 1812, fu fatto prigioniero durante la campagna di Russia; rimesso in libertà, combatté a Ligny e a Waterloo. Comandante di battaglione nel 1826, fu ferito alla presa di Algeri il 5 luglio 1830; colonnello nel 1833, incaricato di dirigere le fortificazioni di Algeri, fu nominato maresciallo di campo nel 1838, e nel 1839 ebbe il comando della scuola politecnica. Fu direttore delle fortificazioni nel 1840, nel momento in cui il Thiers si preoccupava di proteggere Parigi contro un attacco concentrico delle potenze. Luogotenente generale nel 1845, fu, nel 1848, nominato membro della commissione incaricata di esaminare tutte le questioni relative alla difesa territoriale. Come comandante del genio, nella spedizione di Roma del 1849, si guadagnò la fiducia del principe Luigi Napoleone. Fu nominato maresciallo di Francia nel 1851, sostenne la politica del colpo di stato, divenne gran maestro della massoneria pur restando devoto a un governo eminentemente clericale, e da allora riunì nelle sue mani funzioni lucrative. Ministro della Guerra al posto di Saint-Arnaud morto in Crimea, assicurò i servizi dell'armata francese in Russia e fu sostituito nel 1859 dal maresciallo Randon, maggiore generale dell'armata d'Italia. Firmò con il generale Hesse la tregua che permise l'armistizio di Villafranca. Ministro della casa dell'imperatore nel 1860, vi rimase fino alla rivoluzione del 4 settembre 1870. Il 22 ottobre ricevette dal governo l'ordine di lasciare la Francia. Si stabilì a San Sebastiano, dove rimase fino alla pace. Le sue memorie sono conservate negli archivî del dipartimento della Costa d'Oro.