PIGALLE, Jean-Baptiste
Scultore, nato il 26 gennaio 1714 a Parigi, morto ivi il 21 agosto 1785. Fu prima nello studio di Robert Le Lorrain, poi in quello di Jean-Baptiste Lemoyne. Recatosi a proprie spese a Roma, dove, privo di risorse, ebbe aiuti dal suo collega Guillaume Coustou II, nel 1741 tornò a Parigi. Fu ammesso all'Accademia (1744), con una statuetta che rappresenta Mercurio che allaccia i calzari alati; e da allora fu favorito dal re e protetto dalla Pompadour. Nel 1747 riprodusse in marmo per il re, ma in maggiori proporzioni (m. 1,85), il suddetto Mercurio (di cui si trova oggi al Louvre una replica di piombo) a cui accompagnò una Venere; le statue, offerte dal re a Federico II di Prussia, si trovano oggi a Berlino.
La Pompadour gli ordinò statue per il parco del suo castello di Bellevue. Il P. ebbe inoltre incarico di due importanti monumenti funebri, ai quali diede carattere particolarmente drammatico: la tomba di Claude Henry d'Harcourt (1774) per la chiesa di Notre-Dame di Parigi, e il mausoleo del maresciallo di Sassonia. Quest'ultimo fu inaugurato con molta solennità riella chiesa di S. Tommaso a Strasburgo nel 1777.
Nel 1765 la città di Reims affidò al P. l'esecuzione di un monumento alla gloria del re. In quest'opera originale il re è rappresentato in piedi tra due figure allegoriche: la Francia e il Commercio.
Il gusto naturalistico dello scultore si manifesta in un gran numero di busti e anche nella statua eretta nel 1776 in onore del Voltaire (Parigi, Institut), ch'è rappresentato tuttavia in una nudità eroica, seduto sopra un tronco d'albero.
Bibl.: De Mopinot, Éloge historique de P., célèbre sculpteur, Londra 1786; S. Rocheblave, J.-B. P., Parigi 1919; P. Vitry, Catalogue des sculptures modernes. Musée du Louvre, ivi 1922; H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVII, Lipsia 1933 (con ampia bibliografia).