TAVERNIER, Jean-Baptiste
Esploratore, nato a Parigi nel 1605, morto a Mosca nel 1689. Nel 1630, dopo aver preso parte a una guerra contro i Turchi, visitò Costantinopoli, di dove proseguì nel febbraio 1632 per la Persia. Tornato più tardi per breve periodo in Francia, lo ritroviamo nuovamente nel 1638 sulle vie del Levante. Spintosi fino alle Indie, dimorò a lungo a Golconda dove si avviò con fortuna al lucroso commercio delle gemme, che gli procurò cospicue ricchezze. Quattro altri successivi viaggi lo condussero ancora alle Indie, di dove ritornò in Francia per la via del Capo. Il suo traffico di preziosi lo rese grato a corte, e il Re Sole gli conferì patente di nobiltà. Nel 1684, non sazio delle accumulate ricchezze, riparte per le Indie per conto d'una compagnia di traffici costituitasi nel Brandeburgo, ma muore durante il viaggio. Di lui si contano in tutto sei viaggi, dei quali è ampio rendiconto nel suo libro Six Voyages en Turquie, en Perse et aux Indes, edito nel 1679 e ristampato poi più volte.