Uomo politico della Repubblica Centrafricana (Bobangui, Lobaye, 1921 - Bangui 1996). Già ufficiale dell'esercito francese e quindi capo delle forze armate della Repubblica Centrafricana, nel gennaio 1966 divenne presidente dopo aver estromesso, con un colpo di stato, David Dacko. Assunti i pieni poteri, B. diede vita a un regime autoritario gestito sovente secondo criterî di interesse personale. Dopo essersi fatto eleggere presidente a vita (febbr. 1972), nel dic. 1976 volle assumere il titolo di imperatore e l'anno dopo (dic. 1977) si autoincoronò solennemente in una cerimonia sfarzosa. Represse con ferocia ogni opposizione ma nel sett. 1979, mentre si trovava in visita in Libia, fu deposto da D. Dacko con un nuovo colpo di stato. Condannato a morte in contumacia nel 1980, si rifugiò in Francia. Rientrato in patria nel 1986, fu nuovamente processato e condannato a morte (giugno 1987), ma la condanna fu successivamente commutata in ergastolo (febbr. 1988) e quindi (1991) ridotta a 20 anni; nell'ag. 1993 B. usufruì di un'amnistia e fu rilasciato.