Sismondi, Jean-Charles-Leonard Simonde de
Sismondi, Jean-Charles-Léonard Simonde de Storico, letterato ed economista svizzero (Ginevra 1773 - ivi 1842). Appartenente a famiglia dell’alta borghesia ginevrina, S. si formò prima in Francia, a Lione, poi in Gran Bretagna. In seguito allo scoppio della Rivoluzione francese, nel 1794 riparò in Toscana, a Pescia, dove concepì il Tableau de l’agriculture toscane, pubblicato a Ginevra nel 1801. Nel 1803 diede alle stampe il Traité de la richesse commerciale, opera di ispirazione smithiana. Assertore dell’intervento pubblico in economia attraverso l’applicazione di provvedimenti quali fissazione di minimi salariali, limiti agli orari di lavoro e forme di assistenza pubblica ad anziani e disoccupati (la cui esistenza sostanzialmente riconduceva agli effetti della tecnologia in ambito produttivo), nei Nouveaux principes d’économie politique (1819) giunse ad auspicare forme di partecipazione dei lavoratori ai profitti delle imprese, con l’obiettivo di attenuare le sperequazioni distributive e di scongiurare lo scenario del sottoconsumo.