NABER, Jean Charles
Romanista, nato in Haarlem l'11 marzo 1858, professore dal 1885 al 1927 nell'università di Utrecht. Dal padre, il filologo S.A. Naber, apprese le lingue classiche in modo da poter redigere i suoi scritti in elegantissimo latino e da raggiungere la più grande perspicuità nella ricostruzione di passi corrotti del Corpus iuris o di papiri lacunosi (della quale attitudine è talvolta portato ad abusare). I suoi contributi, apprezzatissimi, toccano spesso anche problemi pertinenti alla storia del diritto romano nel Medioevo o alla dogmatica attuale.
Opere principali: Observatiunculae de iure Romano, in Mnemosyne (Bibl. philol. batava), 1889-1930 (circa 130 studî); Observ. ad papyros iuridicae, in Archiv für Papyrusforschung, I-III (1901-06), poi in Mneinosyne, 1925-30, e in Aegyptus, 1931 segg.
Bibl.: J.C. Naberi opusculorum index, discipulorum iussu factus, Utrecht 1925; P.H. Damsté, Laus J.C. Naberi, in Mnemosyne, LIII, 1925, p. 341 segg.