CLOPPET, Jean
Nacque tra il 1410 e il 1420, probabilmente a Bourg-en-Bresse. Il C. infatti compare per la prima volta nel 1441 come borghese di quella città, nella riunione del Consiglio comunale tenutasi per ascoltare la relazione degli ambasciatori che erano stati inviati al duca di Savoia Ludovico per la questione del sale. Nell'anno 1449 il C. venne inviato all'assemblea dei Tre Stati a Losanna; quale notabile bressano, entrò in rapporti con Filippo di Savoia detto Senzaterra, conte di Bâgé dal 1460 e poi, dal 1466, di tutta la Bresse. Fu probabilmente quest'ultimo a nominarlo giudice di Bresse (titolo che il C. porta nel 1466) e poi almeno dal 1476 successore del signore de la Cueille, presidente del Consiglio di Bresse, istanza giudiziaria recentemente creata come giurisdizione d'appello assorbente una parte delle prerogative riservate sino ad allora al Consiglio residente di Chambéry. Il C., chiamato ormai il presidente di Bresse, mantenne tale carica fino alla morte.
Creatura di Filippo Senzaterra, il C. fu tra i suoi ausiliari fedeli: era lui che, nelle Assemblee degli stati della Bresse, chiedeva in nome del conte la votazione dei sussidi, svolgendo così un ruolo estremamente delicato di intermediario. Nel 1478, dopo la morte della duchessa Iolanda, il C. fu eletto, insieme con i presidenti di Chambéry e del Genevese, come membro dell'ambasceria che gli Stati di Savoia inviarono a re Luigi XI per sondare il suo atteggiarnento riguardo al governo del ducato. Filippo Senzaterra dovette rimanere soddisfatto dei servigi del C., se nel febbraio del 1482, quando il giovane duca Filiberto risiedeva a Torino dopo il rapimento del suo governatore Philibert de Grolée, riuscì a farlo nominare cancelliere di Savoia, sebbene fosse ancora vivo il titolare dell'ufficio, Pierre de Saint-Michel. Questa brillante promozione fu tuttavia di breve durata poiché dopo che Carlo I era succeduto al duca Filiberto, il Saint-Michel riebbe i sigilli, a conferma della diffidenza che ispirava al potere centrale la personalità del C., troppo legata a Filippo Senzaterra.
Sotto il regno di Carlo I il C. risiedette a Bourg-en-Bresse, ma, dopo la morte di quel duca, durante la reggenza di Bianca di Monferrato, dato il ruolo preminente che ebbe nello Stato sabaudo Filippo Senzaterra, il C. seguì quest'ultimo in Piemonte. Nel febbraio del 1491 era a Mondovì col nobile bressano Philippe de Luirieu, per far osservare tra i terzieri della città la pace ristabilitavi da Filippo di Savoia con la forza delle armi. Di solito, tuttavia, il C. risiedeva a Torino presso la duchessa, di cui era uno dei consiglieri, come indicano parecchie sottoscrizioni a lettere patenti fino al dicembre del 1491, mese in cui abbiamo l'ultima testimonianza della sua presenza in Piemonte. Il C. rientrò probabilmente a Bourg-en-Bresse, dove lo ritroviamo nel giugno del 1493. Proprio in casa sua, nell'aprile del 1494, Filippo Senzaterra riunì gli stati della Bresse e dopo lunghe discussioni ottenne infine la votazione del sussidio. Il 1º luglio dell'anno seguente il C. presiedette ancora insieme con il figlio di Filippo Senzaterra, Filiberto, l'Assemblea degli stati della Bresse riunita nel convento dei frati minori di Bourg.
Non conosciamo la data di morte del C., che deve comunque porsi con ogni probabilità poco dopo questo avvenimento.
Fonti e Bibl.: A. Tallone, Parlamento sabaudo, VI, Bologna 1932, pp. 80, 89, 92; IX, ibid. 1937, pp. 43, 45, 247, 262, 353; X, ibid. 1938, pp. 41, 92, 210, 235, 258, 286, 312, 325, 329, 333, 338, 353, 356, 360; M. C. Daviso di Charvensod, Filippo II il Senzaterra, Torino-Milano s.d. [ma 1941], pp. 140, 219, 230, 321; L. Marini, Savoiardi e Piemontesi nello Stato sabaudo, I, Roma1962 pp. 204, 239, 251, 255, 297 s.