HORNES, Jean de
Vescovo di Liegi. Nato verso la metà del sec. XV, figlio di Giovanni, era canonico di S. Lamberto a Liegi, quando nel 1482 Guglielmo de la Marck, signore di Sedan, assassinò il vescovo Luigi di Borbone, e s'impossessò del governo della città. Tre candidati si disputavano la sede vescovile: Guglielmo per il suo giovane figlio Giovanni d'Arenberg, Giacomo di Croy e Giovanni di H. Guglielmo, sostenuto dal re di Francia, Luigi XI, s'era impegnato in una lotta violentissima con l'arciduca Massimiliano d'Austria, che sperava di trar profitto dall'anarchia per unire il principato di Liegi ai Paesi Bassi. Nel 1484 Sisto IV si pronunciò in favore di G. di H., e questi nel 1485 consegnò Guglielmo, con cui s'era pure riconciliato l'anno prima, a Massimiliano, che lo fece giustiziare. Ne derivò un sollevamento popolare a Liegi, diretto da Guido di Canne, che poté essere represso nel 1487, coi soccorsi inviati da Massimiliano. Ma nel 1488 il sollevamento della Fiandra contro Massimiliano incoraggiò Everardo de la Marck che intendeva vendicare suo fratello: dopo quattro anni di guerra civile, però, egli fu costretto a sottomettersi al vescovo, e questi riprese pienamente tutte le sue prerogative sovrane. Morì nel 1505.
Queste lotte, che avevano messo alle prese, dietro i partiti e le famiglie, la Francia e i Paesi Bassi, per il predominio a Liegi, avevano ispirato alla popolazione un profondo desiderio di pace. Perciò nello stesso anno 1492 i Liegesi cercarono e riuscirono a ottenere da Massimiliano e da suo figlio Filippo il Bello, da una parte, e dal re di Francia, Carlo VIII, dall'altra, un riconoscimento della neutralità di Liegi nel caso di conflitti tra la Francia e i Paesi Bassi: e Liegi si sforzò di mantenere questa politica.
Bibl.: A. Le Roy, J. d. H., in Biographie Nationale, IX, Bruxelles 1885-86; H. Pirenne, Hist. de Belgique, III; P. Harsin, Les origines diplomatiques de la neutralité liégeoise, in Revue belge de philologie et d'histoire, V (1926).