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COURTOIS, Jean-François

di Simonetta Prosperi Valentini Rodinò - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)
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COURTOIS, Jean-François (in Italia Giovan Francesco Cortese)

Simonetta Prosperi Valentini Rodinò

Figlio del mediocre pittore Jean-Pierre, nacque probabilmente a Saint-Hippolyte in Borgogna intorno al 1627; con i più famosi fratelli Jacques e Guillaume giunse a Roma intorno al 1639. Una delle poche notizie certe sulla sua vita è che nel 1659 prese l'abito cappuccino nel convento della Palanzana (Viterbo), assumendo il nome di Giovanni Antonio da Sant'Ippolito (Salvagnini, 1937, p. 52).

Riguardo all'opera pittorica del C. il Pascoli(1730) ci parla di "alcune operette di divozione" dipinte nel "convento dei Cappuccini a Capolecase", oggi non rintracciabili. Il Salvagnini (1937, p. 83) riporta la notizia, desumendola da documenti dell'Archivio delle orsoline di Friburgo, che il C. accompagnò, nel 1655, il fratello Jacques nel viaggio a Friburgo, dove andava a trovare due sorelle monache: in questa città collaborò all'esecuzione di alcuni dipinti di Jacques per la chiesa di S. Orsola. Su richiesta delle sorelle monache, nel 1688 inviò a Friburgo tre quadri, raffiguranti un S. Antonio da Padova, una copia della Madonna di s. Luca ed una Pietà (Salvagnini, 1937, p. 54), di cui oggi si ignora la collocazione. Nel 1673 sostituì le pitture rovinate nella tribuna del duomo di Anagni con affreschi raffiguranti i Dodici apostoli, su commissione del vescovo di Anagni G. L. Castiglioni. Nel convento dei cappuccini a Roma è forse da assegnare alla sua mano un dipinto raffigurante S. Chiara in estasi, che gli antichi inventari gli riferiscono. È tuttavia assai arduo ritrovare fra le opere ricordate caratteri stilistici omogenei o ricorrenti, tali da poter definire la personalità dell'autore: si tratta comunque di opere modeste e di interesse solo devozionale.

Si ignorano la data e il luogo della sua morte.

Bibl.: L. Pascoli, Vite de' pittori, scultori, ed architetti…, I, Roma 1730, p. 121; A. De Magistris, Istoria della città e... cattedrale d'Anagni, Roma 1749, p. 134; R. Dumesnil, Le peintre graveur, I, Paris 1835, pp. 217 s.; F. A. Salvagnini, I pittori Borgognoni... e la loro casa in piazza di Spagna, Roma 1937, pp. 49-57 e passim; U.Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII, p. 593, sub voce Courtois, Jean Baptiste.

Vedi anche
Courtois, Jacques, detto in Italia Giacomo Cortese e più comun. il Borgognone Courtois, Jacques, detto in Italia Giacomo Cortese e più comun. il Borgognone. - Pittore (Saint-Hippolyte 1621 - Roma 1676). In Italia dal 1635, si formò sull'esempio di J. Callot e dei bolognesi, ma più a Roma, su quello di M. Cerquozzi e dei bamboccianti. È tra i più significativi interpreti di scene ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura). operetta Spettacolo teatrale musicale di argomento leggero, oscillante tra il comico e il sentimentale, che prevede l’alternanza di brani cantati, danze e scene interamente recitate in prosa. ● L’operetta nasce nell’Ottocento, dietro influsso tanto del Singspiel quanto dello spettacolo à vaudeville, e ha in ... Anagni Comune della prov. di Frosinone (113,1 km2 con 21.023 ab. nel 2007). ● È l’antica Anagnia, capitale degli Ernici, conquistata dai Romani nel 306 a. C. Comune dal 12° sec., rimase a lungo sotto la signoria dei Caetani. Il 7 sett. 1303 Bonifacio VIII, che aveva scomunicato Filippo il Bello re di Francia, ...
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