GABIN, Jean (App. II, 1, p. 1012)
Attore di cinema francese, morto il 15 novembre 1976. Emigrato negli Stati Uniti durante l'occupazione tedesca, dopo la felicissima serie di successi nei film di Renoir e di Carné, v'interpreta film di modesto rilievo (Moontide, Ondata d'amore, 1942, di A. Mayo, e The Imposter, L'impostore, 1943, di J. Duvivier), ma, tornato in patria alla fine della guerra, comincia di nuovo una carriera di grande successo: con una maschera solida e sicura, segnata adesso dagli anni, affinata, scavata e anche più adatta a esprimere, nonostante l'apparente spessore, una sensibilità umanissima, via via sempre più aperta alla comprensione e alla bontà (non senza, a tratti, spigoli duri e guizzi ironici). Premiato due volte alla Mostra di Venezia, nel 1951, per La nuit est mon royaume (1951), di Georges Lacombe, e nel 1954 ex aequo per Touchez-pas au grisbi (Grisbi, 1953), di Jacques Becker, e per L'air de Paris (1954), di Marcel Carné, ha continuato a imporsi, negli anni Sessanta e Settanta, con interpretazioni salde e vigorose, soprattutto in film diretti da G. Grangier, da D. de la Patellière, e da H. Verneuil, creando con quest'ultimo, da Simenon, il primo "Maigret" cinematografico: Maigret voit rouge (Maigret e i gangsters, 1963). Tra i suoi notissimi film, L'affaire Dominici (1972), sul celebre caso giudiziario del clan Dominici che divise nel 1952 l'opinione pubblica francese, Deux hommes dans la ville (Due contro la città, 1973), di J. Giovanni, con A. Delon, Verdict (L'accusa è: violenza carnale e omicidio, 1974), di A. Cayatte, con S. Loren, L'Année sainte (La gang dell'Anno Santo, 1976), di J. Girault, con D. Darrieux.