HATZFELD, Jean
Storico ed epigrafista francese, nato nel 1880, morto nel 1947. Entrò nel 1907 alla scuola archeologica di Atene, allora diretta da M. Holleaux, che l'avviò a studî archeologici ed epigrafici in Delo e ne acuì la formazione di storico. Addottoratosi con una ragionata refutazione (Les trafiquants italiens dans l'Orient hellénique, Parigi 1919) dell'interpretazione mercantilistico-economica della politica mediterranea di Roma nella prima metà del sec. II a. C., fu nominato nel 1919 insegnante di storia antica all'università di Bordeaux. Costretto dalla cagionevole salute a interrompere l'insegnamento, proseguì non di meno, e indefessamente, l'opera sua di studioso (si ricordi: Histoire de la Grèce ancienne, 2ª ed., Parigi 1931, e l'ed. delle Elleniche di Senofonte, voll. 2, Parigi 1936-39), indifferente alle persecuzioni razziali nella Francia di Vichy e all'internamento nel campo di Nexon. Lascia nell'Alcibiade, Parigi 1940, e in La Grèce et son héritage, ivi 1945, durevole testimonianza del suo sentire di storico, pensoso dei compiti e doveri della democrazia e consapevole del valore normativo della storia greca in quanto storia della polis e della libertà.
Bibl.: Oltre il necrologio di Ch. Dugas, in Rev. étud. anc., XLIX (1947), pp. 369-71, cfr.: G. De Sanctis, in Riv. Fil. class., n. s., XII (1934), pp. 124-25; XVI (1938), p. 69 segg.; A. Aymand, in Rev. étud. anc., XLIX (1947), p. 336 segg.; P. Treves, in Journ. Hell. Stud., XLIV (1944), pp. 119-20; M. A. Levi, in Riv. stor. ital. (1949).