Scrittore malgascio di lingua francese e malgascia (Antananarivo 1903 - ivi 1937). Dopo le prime raccolte di poesie in metri convenzionali (La coupe de cendres, 1924; Sylves, 1927; Volumes, 1928), adattò al verso libero francese le forme della poesia malgascia (Presque songes, 1934; Traduit de la nuit, 1935; Chants pour Abéone, 1936). Scrisse in malgascio novelle e saggi sulla civiltà e la letteratura dei Merina, alla cui tradizione si ispira l'opera teatrale Imaitsoanala, fille d'oiseau (1935). Morì suicida, lasciando un diario (Calepins bleus, ed. parziale, 1938) e una raccolta di hain-teny, ballate tradizionali malgasce (Vieilles chansons des pays d'Imerina, 1939). Si impose all'attenzione grazie all'Anthologie de la nouvelle poésie nègre et malgache de langue française (1948) di L.-S. Senghor.