TALLIEN, Jean-Lambert
Nato a Parigi il 23 gennaio 1767, morto ivi il 16 novembre 1820. Di idee rivoluzionarie, tentò dapprima poco felicemente il giornalismo politico, fondando L'ami des citoyens, che ebbe vita effimera. Partecipò alla giornata del 10 agosto 1792, fece parte della Comune e fu uno degli autori delle stragi di settembre. Nemico acerrimo dei Girondini, quando divenne deputato alla Convenzione, si oppose alla proposta da loro fatta di porre in stato d'accusa Marat (26 febbraio 1793) e contribuì molto alla loro caduta (31 maggio 1793). Inviato in missione a Bordeaux (23 settembre 1793), si fece notare per l'estremo rigore col quale applicava il regime del Terrore e per il suo animo corrotto, arricchendosi alle spalle dei sospetti. Invaghitosi di Thérésia Cabarrus, parve divenire più mite, ma, richiamato a Parigi, riprese il tono di un energumeno rivoluzionario. Robespierre lo odiava a morte, perché non sentiva in lui la pura fede dell'ideale, ma T. lo prevenne e organizzò contro di lui il colpo di stato del 9 termidoro (27 luglio 1794). Termidoro rese T. onnipotente. Fece sopprimere il tribunale rivoluzionario, fece chiudere il club dei giacobini, mise in stato d'accusa Carrier, il feroce autore delle stragi vandeane, ma si mostrò intransigente verso ogni tentativo di restaurazione monarchica (spedizione realista a Quiberon e giornata del 13 vendemmiaio). Nell'epoca del Direttorio, l'influenza politica di T. si affievolì di molto, pur essendo egli membro dei Cinquecento. Il 5 giugno 1798 si fece aggregare alla missione scientifica, che doveva seguire Bonaparte in Egitto, ma in Egitto finì con venire in urto col generale Menou, subentrato al Bonaparte e al Kléber nel comando delle truppe francesi, e tentò di ritornare in patria. Preso dagl'Inglesi durante il tragitto, fu condotto a Londra (marzo 1801) e liberato dopo la pace di Amiens. L'8 aprile 1802 si decise a divorziare da Thérésia Cabarrus, che aveva sposato il 26 dicembre 1794, e chiese il consolato francese di Alicante. Ottenutolo, vi risiedette alcuni anni e vi contrasse una grave malattia che lo costrinse ad abbandonare l'ufficio e a ritirarsi a vita privata.