GARNIER, Jean-Louis-Charles
Architetto, nato il 6 novembre 1825 a Parigi, ivi morto il 3 agosto 1898. Ottenne il gran premio d'architettura nel 1848; furono notati i suoi studî inviati da Roma; recatosi ad Atene ne spedì il magnifico progetto di ricostruzione del tempio di Zeus a Egina. Sebbene fosse architetto della città di Parigi, il G. non era noto al gran pubblico quando nel 1860 prese parte al concorso per il nuovo teatro dell'Opera. Riuscito primo su 171 concorrenti, dedicò 15 anni (1861-1876) alla costruzione di questo teatro, che esercitò una grande influenza sull'architettura di questo tipo per l'arditezza e la vastità della concezione e per la novità della decorazione. Nella policromia, nella decorazione arricchita di dorature della facciata, tanto discussa, affiorano i ricordi del soggiorno in Italia e in Oriente. Il G. eseguì inoltre a Parigi il Cercle de la Librairie, a Montecarlo le sale da gioco e da concerti; a Nizza il grande Osservatorio, la scuola e la chiesa comunale di Bordighera e numerose tombe, fra cui quelle di Bizet, Offenbach, V. Massé. Lasciò alcune opere quali la Restauration des Tombeaux des Rois Angevins en Italie (s. a.), ecc. e pubblicò le riproduzioni delle sue opere principali. Nel suo studio sul teatro dell'Opera ribatté le critiche sollevate da quella costruzione.
Bibl.: J. Guadet, G., Parigi 1899; J.-L. Pascal, Ch. G. architecte de l'Opéra, Parigi 1899; Moyaux, Notice sur la vie et les oeuvres de Ch. G., Parigi 1899; G. Larroumet, Notice historique sur la vie et les travaux de Ch. G., Parigi 1899; A. Soubies, Les membres de l'Académie des beaux-arts depuis la fondation de l'Institut, XXVIII (1909-11), parte 3ª, pp. 261-74; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1921 (con bibl.); L. Benoist, Le centénaire de Ch. G. au Pavillon de Marsan, in Beaux-arts, 1925, III, pp. 337-38.