LEHN, Jean-Marie Pierre
Chimico francese, nato a Rosheim (Basso Reno) il 30 settembre 1939. Laureatosi a Strasburgo nel 1963, ha frequentato in seguito, negli USA, il laboratorio di R.B. Woodward ad Harvard, dove ha avuto modo d'incontrare anche R. Hoffmann (v. in questa Appendice). Ritornato a Strasburgo nel 1966, prima come assistente e poi con la nomina a professore (1970), si è dedicato a ricerche di strutturistica e di sintesi chimiche. Nel 1979 si è trasferito al Collège de France, a Parigi.
L. ha esteso le ricerche di C.J. Pedersen sugli eteri corona (v. in questa Appendice) a composti policiclici tridimensionali contenenti atomi diversi dall'ossigeno; recentemente ha preparato composti capaci di complessare anioni (anziché cationi). Per queste molecole contenenti cavità che ricordano le cripte, L. ha coniato i termini, in seguito largamente adottati da altri, di ''criptandi'' e di ''criptati'' (rispettivamente per le molecole contenenti le cavità e per i complessi che esse formano ospitandovi altre molecole). Sovrapponendo, uno sull'altro, anelli aromatici L. ha preparato composti biciclici, tridimensionali, dotati di rigidità superiore a quella presentata dagli eteri corona bidimensionali e una maggiore selettività verso cationi metallici, ottenendo così complessi molto più stabili. Con complessi ottenuti fissando su un polietere radicali della cisteina è riuscito a simulare reazioni d'idrolisi analoghe a quelle esplicate da enzimi in organismi viventi.
Per queste sue ricerche L. ha ottenuto il premio Nobel per la chimica per il 1987, condiviso con C.J. Pedersen e D.J. Cram.