PETIT, Jean (Johannes Parvus)
Teologo, nato circa il 1360-1365, morto il 15 luglio 1411 ad Arnay-le-duc, o a Hesdin (Vieil-Hesdin), in Artois. Prete secolare (non francescano, o domenicano, come fu creduto), era maestro delle arti tra il 1381 e il 1385; "licenziato" in teologia nel 1400 e già maestro nel 1402. Ebbe una parte importante nelle discussioni del 1406 davanti all'università e al Parlamento di Parigi, nonché nell'assemblea del clero, che condussero alla famosa "sottrazione dell'ubbidienza" da Benedetto XIII; al quale fu anche inviato in missione diplomatica, come pure a Gregorio XII. Nel 1407, il P., devoto ai Borgognoni, fu incaricato di presentare la Giustificazione di Giovanni Senza paura, duca di Borgogna, per l'assassinio del duca Luigi d'Orléans. Il P. prese come base del suo ragionare il testo radix omnium malorum est cupiditas e che questa fa del principe un tiranno, del quale è lecito farsi giustizia da sé. Oppugnate da Tommaso du Bourg, abate di Cerisy, queste tesi furono dal P. sostenute nuovamente, contro il suo oppositore, in una Seconda giustificazione e nel Traitiet ("trattatello") encontre les édifieurs de sepulcres. Ma la difesa del tirannicidio trovò anche un avversario in Gerson (v.), il quale però si pronunciò più apertamente contro di esse dopo la morte del P., nel 1413; Gerson pronunciò contro la giustificazione del tirannicidio varî sermoni, e ne ottenne la condanna in un sinodo parigino (inverno 1413-1414); finché, anche in seguito al ricorso del duca di Borgogna, la questione fu sottoposta al concilio di Costanza, a proposito non solo del P., ma del domenicano tedesco Giovanni di Falkenberg (v. tirannicidio).
Bibl.: A. Coville, Le véritable texte de la justification du duc de Bourgogne par J. P., Parigi 1911; id., J. P.: la question du tyrannicide au commencement du XVe siècle, ivi 1932; K. Kaman, Der Prozess gegen die "Justificatio ducis Burgundiae" auf der Paryser Synode, in Röm. Quartalschr., 1912.