CAMUS, Jean-Pierre
Scrittore francese, nato a Parigi nel 1582. Fu successivamente vescovo di Belley, abate di Aulnay presso Caen, vicario generale dell'arcivescovo di Rouen; poi tornò a Parigi, consacrandosi con zelo all'Ospedale degl'Incurabili. Morì nel 1652. Uomo caritatevole e pio, ma insieme di fine erudizione e di sbrigliata fantasia, amico di Honoré d'Urfé, e di S. Francesco di Sales, pensò di servirsi della straordinaria voga del genere romanzesco, per farne strumento d'edificazione cristiana. Scrisse con trasandata facilità una cinquantina di romanzi e numerose novelle, ch'ebbero gran successo e dove le più strambe e piccanti peripezie terminano immancabilmente col trionfo dei giusti e la punizione dei peccatori. Lo stile è un perfetto esempio di cattivo gusto, ma il C. ebbe il merito di dare al romanzo un carattere familiare e popolare, in contrasto con l'eleganza dell'Astrée. Notevoli sono: Palombe ou la femme honorable (1624) nell'edizione d'Hippolyte Rigault (Parigi 1853) e le due pregevoli opere: L'esprit du bienheureux François de Sales (Parigi, 1639-1641, 6 voll.) e L'avoisinemeut des protestants de l'Église romaine (Parigi 1640).
Bibl.: A. Bayer, Jean-Pierre Camus, sein Leben und seine Romane, Lipsia 1906.