Cassel, Jean-Pierre
Nome d'arte di Jean-Pierre Crochon, attore teatrale e cinematografico francese, nato a Parigi il 27 ottobre 1932. Con il suo sorriso aperto e accattivante, C. ha incarnato, fin dai suoi esordi, le caratteristiche del francese elegante e seduttore, leggermente eccentrico. Attore, cantante e ballerino, è stato considerato dal pubblico francese un nuovo Fred Astaire, anche se non è mai riuscito a trovare un'occasione per esprimere completamente il suo talento.
Rinunciò alla carriera universitaria, che il padre medico gli prospettava, per seguire corsi di arte drammatica e danza a Parigi. Dopo alcune esperienze in teatro e in televisione, esordì nel cinema con brevi apparizioni, tra l'altro in The happy road (1957; Destinazione Parigi) di Gene Kelly, che lo aveva notato mentre si esibiva come ballerino in un night club parigino. Ottenne la sua prima affermazione nella commedia sentimentale Les jeux de l'amour (1960; I giochi dell'amore) di Philippe de Broca, dove interpretava un giovane libero e anticonformista. Proprio a de Broca è strettamente legata la sua carriera: nei primi film del regista francese, infatti, C. rivelò le sue doti comiche e seppe delineare i tratti di un personaggio che lo accompagnerà in molti film. Così, sempre diretto da Ph. de Broca, ripropose il giovane immaturo in cerca di avventure sentimentali in Le farceur (1961; Don Giovanni '62), fu l'innamorato della migliore amica della sua matura amante in L'amant de cinq jours (1961; L'amante di cinque giorni) e di nuovo un giovane sfaccendato in Un monsieur de compagnie (1965; …poi ti sposerò). Nel frattempo lavorò anche con altri registi: Jean Renoir gli affidò il ruolo del protagonista in Le caporal épinglé (1962; Le strane licenze del caporale Dupont), Édouard Molinaro lo scelse per impersonare il figlio del ladro gentiluomo in Arsène Lupin contre Arsène Lupin (1962; Arsenio Lupin contro Arsenio Lupin). Tra gli anni Sessanta e Settanta apparve in grandi produzioni hollywoodiane tra le quali vanno ricordati il divertente Those magnificent men in their flying machines (1965; Quei temerari sulle macchine volanti) di Ken Annakin, il giallo Murder on the Orient Express (1974; Assassinio sull'Orient Express) di Sidney Lumet e i due film d'avventura di Richard Lester, The three musketeers (1974; I tre moschettieri) e The four musketeers (1975; Milady ‒ I quattro moschettieri), nel quale è il re Luigi XIII. Nel frattempo aveva continuato a esibirsi in Francia sui palcoscenici teatrali e a confrontarsi con generi cinematografici diversi, dando prova di notevole duttilità: fu interprete drammatico in due film di guerra, Paris brûle-t-il? (1966; Parigi brucia?) di René Clément e L'armée des ombres (1969; L'armata degli eroi) di Jean-Pierre Melville, mentre fu coinvolto nel thriller psicologico Jeu de massacre (1967; Gioco al massacro) di Alain Jessua. Lavorò anche con molti cineasti europei: Richard Attenborough gli fece interpretare un colonnello francese nella sua commedia musicale Oh! what a lovely war (1969; Oh, che bella guerra!), Luis Buñuel gli affidò il ruolo del ricco borghese Sénéchal nel suo dissacrante Le charme discret de la bourgeoisie (1972; Il fascino discreto della borghesia) e per Joseph Losey fu protagonista, assieme a Isabelle Huppert, del film La truite (1982). La sua professionalità e i suoi atteggiamenti antidivistici sono stati quindi apprezzati da registi come Chantal Akerman per cui ha recitato in Les rendez-vous d'Anna (1978) e Pierre Kast, con cui ha lavorato in Le soleil en face (1979) e La guérrilléra (1981; La guerrigliera). Con la regia di Claude Chabrol è stato un interprete drammatico, e allo stesso tempo ironico, in La rupture (1970; All'ombra del delitto) e, successivamente, in La cérémonie (1995; Il buio nella mente), dove è vittima della follia delle due protagoniste (Sandrine Bonnaire e Isabelle Huppert).
Nel 1988 è tornato a essere un seduttore nella commedia dell'amico de Broca Chouans! (1988; Chouans! I rivoluzionari bianchi). Ha poi interpretato la parte del medico di V. van Gogh, il dottor Paul Gachet, in Vincent & Theo (1990) di Robert Altman e, sempre per lo stesso regista, ha girato Prêt-à-porter (1994). Nel ruolo del direttore della pista di pattinaggio ha partecipato a La patinoire (1999), una commedia sul cinema di Jean-Philippe Toussaint e, diretto da Mathieu Kassovitz, è stato l'inquietante dottor Bernard Chernezé nel thriller Les rivières pourpres (2000; I fiumi di porpora).