Scrittore francese (n. Parigi 1925). Esponente del gruppo che fece capo alla rivista Tel quel, se ne allontanò nel 1967 dando vita a una nuova rivista, Change, il cui stesso titolo è emblematico del suo modo di intendere ogni forma letteraria (il testo, che non è mai "presente a sé stesso", vive nell'incontro e nello scambio sotterraneo con infiniti altri testi). Autore di romanzi (da Entre les rues, 1958, a Yumi, 1983), è noto soprattutto come poeta (Fleuve renversé, 1960; Couleurs pliées, 1965; Verres, 1977). A partire dal problema della scrittura e del linguaggio prende le mosse altresì la sua ricca attività saggistica: Le récit hunique (1967); Théorie du récit (1972; trad. it. 1975); La critique du langage et son économie (1973; trad. it. 1979); Dictionnaire politique portatif en cinq mots (1982); La raison narrative (1990). Opere più recenti sono: Le siècle des idéologies (2002), Introduction aux langages totalitaires (2003), Langages totalitaires (nuova ed. 2004). I suoi testi drammatici sono riuniti in Théâtre (1964).