MacDonald, Jeanette
Cantante e attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Philadelphia il 18 giugno 1907 e morta a Houston il 15 gennaio 1965. Disinvolta, vivace, dotata di un viso malizioso e di una splendida voce da soprano, trovò nella commedia musicale il terreno più consono a valorizzarne i pregi. In tale ambito, infatti, le sue notevoli qualità canore e l'eleganza naturale supplivano alla mancanza di un reale talento recitativo, garantendo sempre esiti brillanti. Il tentativo di misurarsi con generi diversi non ebbe invece fortuna e ne determinò, alla fine degli anni Quaranta, il ritiro dal cinema.
Figlia di un politico, ruppe con la famiglia che contrastava la sua vocazione per il canto trasferendosi nel 1921 a New York. Ingaggiata come chorus-girl, riuscì presto a sfondare a Broadway diventando una regina dell'operetta e facendosi notare dai produttori hollywoodiani.
L'esordio cinematografico non poteva essere più felice: Ernst Lubitsch la volle per The love parade (1929; Il principe consorte) accanto a Maurice Chevalier, che sarebbe divenuto uno dei suoi partner più assidui sullo schermo. Il sodalizio con il regista continuò con Monte Carlo (1930), con One hour with you (1932; Un'ora d'amore), al quale collaborò anche George Cukor, e soprattutto con The merry widow (1934; La vedova allegra), autentico capolavoro dal ritmo perfetto e dalla sceneggiatura spumeggiante. Diretta da Rouben Mamoulian in Love me tonight (1932; Amami stanotte), sempre con Maurice Chevalier, offrì una delle sue prove migliori nel ruolo di un'incantevole principessa.
Due anni dopo, firmato un contratto con la Metro Goldwing Mayer, interpretò al fianco del baritono Nelson Eddy una serie di film dalla trama inconsistente e prevedibile, stucchevole pretesto per i numeri musicali, che però riscosse un vastissimo successo. Si ricordano, per la regia di W.S. Van Dyke, Naughty Marietta (1935; Terra senza donne), Rose Marie (1936), Bitter sweet (1940; Tzigana), I married an angel (1942; Musica sulle nuvole) e, per quella di Robert Z. Leonard, Maytime (1937; Primavera) e The girl of the golden West (1938; La città dell'oro). Nel 1936 prese parte con Clark Gable e Spencer Tracy a San Francisco di Van Dyke, melodramma sceneggiato da Anita Loos e divenuto celebre per la ricostruzione assai realistica del terremoto. In quell'occasione cercò, senza riuscirvi, di assumere i toni patetici richiesti dalla parte. Lo stesso avvenne con Smilin' through (1941; Catene del passato) di Frank Borzage.
Il mediocre The Sun comes up (1949; Primavera di sole) di Richard Thorpe, in cui sostenne la parte di una famosa cantante straziata dalla perdita del marito e del figlio, fu il suo ultimo film. Da allora in poi la MacD. decise di dedicarsi ai concerti e agli spettacoli musicali, comparendo anche in programmi televisivi.
S. Rich, Jeanette MacDonald: a pictorial treasury, Los Angeles 1973; L.E. Stern, Jeanette MacDonald, New York 1977.