JEDBURGH (A.T., 49-50)
Piccola città della contea di Roxburgh, Scozia, a 66 km. SE. da Edimburgo, situata sulla riva sinistra dello Jed, affluente del Teviot, allacciata alla ferrovia Edimburgo-Berwick. Posta presso il confine tra l'Inghilterra e la Scozia, essa fu più volte incendiata e saccheggiata durante le guerre di confine tra i due paesi. Famosa è l'abbazia di Jedburgh fondata, secondo la tradizione, da David I nel 1118, ma che più probabilmente risale solo alla fine del sec. XII o al principio del XIII; cadde in rovina al tempo della Riforma durante l'invasione inglese condotta da sir Ralph Evers, o Eure, nel 1544-45. L'architettura è mista di stile normanno e "transitional". La facciata occidentale ha un grande portico normanno e una bella finestra rotonda; la torre, di proporzioni massicce, data dal sec. XV, eccetto alcune parti normanne. Il braccio meridionale della crociera è interamente rovinato. Il coro contiene parti antiche, di architettura normanna. Il castello che sorge in alto, al limite meridionale della città, eretto da David I fu ceduto all'Inghilterra nel 1174. Esso fu spesso conquistato dagl'Inglesi e fu distrutto nel 1409.
Industria principale della città è la manifattura della lana che ebbe origine nel 1728; seguono fabbriche di birra, concerie, fonderie per il ferro. Vi è buona produzione di frutta e ortaggi. Dell'antica Jethart, a circa 7 km. a S. dell'attuale città, rimangono oggi pochi terrapieni erbosi. Nel 1931 aveva 3057 ab.