Artista concettuale statunitense (n. Gallipolis, Ohio, 1950). Basata sul principio di "arte pubblica", latrice di messaggi diffusi al di fuori degli spazi espositivi tradizionali, la sua ricerca è elaborata attraverso testi, dapprima laconici e lapalissiani, poi sempre più complessi, narrativi e intimistici: stampati su carta o stoffa (poster o T-shirt), realizzati su pannelli pubblicitari o in monumentali insegne elettroniche (LED), in seguito più complessi, narrativi e intimistici, anche incisi su colonne o lastre di granito e completati nelle installazioni da elementi sonori, essi hanno come temi ricorrenti il sesso, la morte, la guerra, la religione. Tra le sue realizzazioni: Truisms (1977-80) e For the city (2005).
A New York, dove si è trasferita nel 1977 dopo aver studiato presso la Ohio University di Athens e la Rhode Island school of design di Providence, ha sviluppato la sua ricerca incentrata sul linguaggio e basata sul principio di "arte pubblica". Ai già citati Truisms hanno fatto seguito altre serie: Inflammatory essays (1979-82), Living (1980-82), Survival (1983-85), Under a rock (1986), Mother and child (1990), War (1992), Lustmord (1993-94). Nel 1989 ha presentato nel Dia center for the arts di New York la toccante installazione Laments (pensieri sulla morte di uomini, donne e bambini corrono su 13 insegne LED e sono incisi su 13 sarcofagi); nel 1990 H. ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia e per la sua Venice installation (lapidi, losanghe, panchine, in marmo rosso, nero, bianco; insegne LED verticali e orizzontali) ha ricevuto il Gran premio internazionale. H. ha continuato a elaborare installazioni temporanee (notevoli quelle di Berlino nel 2001 presso la Neue Nationalgalerie e in altri luoghi della città) o permanenti in numerosi luoghi pubblici e in musei di tutto il mondo (dall'aeroporto di Amsterdam all'University of California di San Diego, al Centro per l'arte contemporanea del castello Ujazdowski di Varsavia); con Please change beliefs (dal 1996) è stata tra i primi artisti a sperimentare come mezzo espressivo e interattivo la rete telematica. Tra i suoi progetti più recenti si ricordano le proiezioni notturne al Festival del cinema di Cannes (2003), quelle sulla facciata del Peggy Guggenheim Museum di Venezia (2003) e quelle, già citate, For the city su alcuni edifici pubblici di New York. La performance è stata reiterata nel 2007 con For the capitol, nel corso del quale frasi di John F. Kennedy e Th. Roosevelt sono state proiettate dal Kennedy center for the performing arts di Washington sul fiume Potomac e sulla Roosevelt Island; eventi simili si sono tenuti nello stesso anno a Roma e nel Massachusetts museum of contemporary art.