Hein, Jeppe
Hein, Jeppe. – Artista danese (n. Copenaghen 1974). Ha studiato alla Royal Danish academy of arts (1997) di Copenaghen e poi alla Städel Hochschule für Bildende Künste (1999) di Francoforte. Il suo lavoro prende le mosse da una rilettura, anche con spirito ironico, dell’arte minimalista e concettuale degli anni Settanta del 20° secolo, che viene però ‘movimentata’ attraverso l’uso delle tecnologie: le sue sculture e le sue installazioni, che a prima vista rispondono ai tipici canoni estetici di semplicità ed essenzialità, alla presenza dello spettatore si animano trasformando l’ambiente architettonico e producendo un effetto inatteso, paradossale e perciò talvolta comico. Tra le sue opere, quasi tutte interattive: le panchine che trasportano lo spettatore su e giù per lo spazio espositivo (Moving bench, 2000) o destabilizzanti (la serie Modified social benches, 2006-07); 360° presence (2002), una sfera in acciaio che si muove colpendo tutt’intorno; Changing space (2003), un muro che cammina per la stanza della galleria; la serie di cubi come Shaking cube e Walking cube, entrambi del 2004, e Burning cube, del 2005; la serie di fontane come Space in action /Action in space (2003, esposta prima alla Biennale di Venezia e poi ad Art unlimited di Art Basel), Appearing rooms (2004) e Hexagonal water pavilion (2007); la serie con gli specchi mobili come Mirror wall (2009) e Two-way mirror mobile (2011).