FRIEDMAN, Jerome
Fisico statunitense, nato a Chicago il 28 marzo 1930. Laureatosi all'università di Chicago, vi ha ottenuto il PhD in Fisica nel 1956. Dopo un periodo di tre anni trascorsi a Stanford in qualità di research associate, nel 1960 è stato chiamato dal Massachusetts Institute of Technology come assistant professor, divenendo full professor a partire dal 1967. Nello stesso MIT è stato direttore del dipartimento di Fisica dal 1983 al 1988.
F. ha legato il suo nome a una celebre esperienza, condotta insieme a R. Taylor e H. Kendall presso l'acceleratore lineare di particelle denominato SLAC di Stanford. Questa esperienza, cominciata nel 1967, portò alla prima prova sperimentale dell'esistenza dei quark, particelle a tutt'oggi considerate i più intimi costituenti degli adroni, quali sono i protoni e i neutroni che costituiscono il nucleo dell'atomo.
I tre ricercatori, attraverso lo studio degli urti anelastici profondi prodotti da elettroni sui protoni, delle deviazioni di traiettoria e delle variazioni energetiche prodotte sull'elettrone dall'urto, furono in grado di dimostrare che la diffusione conseguente poteva essere ben interpretata se si ammetteva che l'urto fosse avvenuto su un agglomerato di costituenti puntiformi, che oggi sappiamo essere i quark. L'idea dell'esistenza dei quark era stata concepita su base teorica già nel 1964 da M. Gell-Mann e G. Zweig. Tuttavia il processo identificativo che ha condotto a interpretare i fondamentali costituenti della materia evidenziati a Stanford come dei quark non è stato così immediato. Esso è stato in gran parte dovuto alla brillante introduzione da parte di J.D. Bjorken di funzioni di struttura che descrivono il fenomeno.
Questa celebre esperienza di Stanford è valsa a F. l'attribuzione del premio Nobel per la fisica nel 1990, premio condiviso con i colleghi sopra citati.