MERINO, Jerónimo
Nato a Villoviada (Burgos) il 30 settembre 1769, sino a ventun anno visse in seno alla famiglia, di poveri lavoratori; poi ottenne la nomina a curato del suo paese. Ma soltanto nel 1808 cominciò a interessarsi di politica, allorché, furente contro i Francesi invasori della sua patria che, obbligandolo a umili servigi, avevano offeso il suo amor proprio e la veste che portava, prese le armi contro di essi: in breve tempo divenne uno degli uomini più conosciuti della Spagna, con il soprannome di "el cura Merino". Truce condottiero delle guerriglie durante la lotta per l'indipendenza, mai abbandonò le sue abitudini rustiche e la passione religiosa, che lo resero particolarmente caratteristico e diedero originalità anche alle truppe che comandava, costrette, nella generale anarchia che travagliava il paese, a rispettare una strana disciplina. In tal modo educatosi politicamente, non è da recare meraviglia se anche negli anni seguenti tenne fede alle sue idee, e tanto nel 1820 quanto nelle vicende che tennero dietro alla morte di Ferdinando VII fu tra i sostenitori dell'assolutismo, pronto a rinnovare le gesta del periodo più eroico della sua esistenza. Contrario ai rivoluzionarî del 1820 sino a prendere le armi in aiuto dei Francesi venuti a soffocare il moto, si schierò poi in favore di Don Carlos, e ne divise il triste destino, ché dopo l'accordo di Vergara fu internato in Francia, dove morì il 12 novembre del 1847.
Bibl.: M. Rodriguez de Abajo, Notice biographique sur le curé Mérino, Caen 1847; El cura M., 1808-13, Madrid 1899.