Lasky, Jesse Louis
Produttore cinematografico statunitense, nato a San José (California) il 13 settembre 1880 e morto a Los Angeles il 13 gennaio 1958. Fu uno dei principali artefici del mito di Hollywood e uno dei fondatori dello star system. Pur non mancando dello spirito d'avventura necessario a investire quanto possedeva nel cinema, allora considerato poco più di una curiosità, non aveva il pragmatismo necessario a difendersi dalle inevitabili insidie del mondo della produzione: fu così gradualmente scalzato da Adolph Zukor dal posto di comando della loro compagnia, e nel 1932 cominciò la sua parabola discendente. Dopo il diploma ottenuto presso la San José High School (1897) fu giornalista al "Post" di San Francisco, quindi suonatore di cornetta nei teatri di quella città. Alla morte del padre tentò invano la fortuna come cercatore d'oro in Alaska. Ritornò quindi a suonare la cornetta, prima da solo nelle Hawaii e poi in un duo con la sorella Blanche a San Francisco. Nel 1903 iniziò l'attività di impresario teatrale. Fu in tale veste che nel 1912 conobbe Cecil B. DeMille, allora attore e commediografo. Decise quindi di lanciarsi nel cinema, e con DeMille e il cognato Samuel Goldfish (il futuro Goldwyn) fondò nel novembre 1913 una casa di produzione, la Jesse L. Lasky Feature Play Company (con L. presidente, Goldwyn tesoriere e DeMille regista e direttore artistico). È del 1914 il loro primo film, The squaw man di DeMille e Oscar C. Apfel, che fu anche il primo lungometraggio girato a Hollywood; esso inaugurò una serie di opere di grande successo dirette prima da entrambi i registi (The master mind, 1914; The only son, 1914) e poi dal solo DeMille (The Virginian, 1914; Carmen, 1915; The cheat, 1915, I prevaricatori). Nel giugno 1916 la Lasky si fuse con la Famous Players Film Company di Zukor, formando così la Famous Players-Lasky Corporation, che poco dopo acquistò la casa di distribuzione Paramount Pictures Corporation, facendone una sua consociata. Nel giro di pochi mesi L. e Zukor comprarono la quota di Goldwyn, che abbandonò la compagnia di cui Zukor divenne presidente e L. vicepresidente e responsabile della produzione.
Fu quello l'inizio di un periodo d'oro durante il quale si affermarono stelle e registi di prima grandezza. Mentre Zukor si occupava degli aspetti finanziari e del ramo distribuzione ed esercizio, il ruolo di L. consistette essenzialmente nell'assicurarsi gli attori più celebri: Mary Pickford, Douglas Fairbanks e William Hart fino al 1919, e successivamente Roscoe 'Fatty' Arbuckle, Gloria Swanson e Rodolfo Valentino. A essi affiancò come registi alcuni personaggi di rilievo (David W. Griffith, Maurice Tourneur, Ernst Lubitsch, Josef von Sternberg, oltre a DeMille) e numerosi abili artigiani. L'immaginazione, il gusto della sfida, l'attenzione per i dettagli ‒ doti per le quali L. era famoso ‒ furono impiegate senza risparmio per garantire la qualità del prodotto finale. Dal 1925 tuttavia la gestione effettiva della produzione fu progressivamente affidata a Benjamin P. Schulberg, che nel 1928 fu nominato direttore generale del settore. Dopo l'avvento del sonoro l'azienda, sempre più in difficoltà, assunse il nome di Paramount (dal 1927 Paramount Famous Lasky Corporation e dal 1930 Paramount Publix Corporation). La grande crisi seguita al crollo di Wall Street del 1929 concorse a dare carattere definitivo alla redistribuzione dei poteri all'interno della compagnia, che si tradusse nell'estromissione di L. da tutte le sue cariche (1932). Benché oberato dai debiti, L. non si perse comunque d'animo e, creata la Jesse L. Lasky Productions, si propose come produttore indipendente, curando per la Fox Film Corporation una decina di film, tra cui Zoo in Budapest (Zani) di Rowland V. Lee, Berkeley Square (La strana realtà di Peter Standish) di Frank Lloyd e The power and the glory (Potenza e gloria) di William K. Howard, tutti del 1933. Nel 1935 fondò con Mary Pickford la Pickford-Lasky Productions, che ebbe vita breve: a questa fase della sua attività appartengono due film del 1936, One rainy afternoon (Un bacio al buio) di Lee e The gay desperado (Notti messicane) di Rouben Mamoulian. Per la RKO Radio Pictures curò nel 1937 Music for madame (Musica per signora) di John G. Blystone e Hitting a new high (Una donna in gabbia) di Raoul Walsh. Tra il 1938 e il 1940 produsse per la Columbia Broadcasting System il programma radiofonico Gateway to Hollywood. Appassionato del film biografico, acquistò una certa rinomanza proprio in tale settore, producendo per la Warner Bros. il pluripremiato Sergeant York (1941; Il sergente York) di Howard Hawks, e altre due biografie romanzate ma ben costruite, quelle di Mark Twain e di George Gershwin, entram-be affidate alla regia di Irving Rapper: The adventures of Mark Twain (1944; Il pilota del Mississippi) e Rhapsody in blue (1945; Rapsodia in blu). Alla fine del 1944 ricostituì con Walter McEwen la Jesse L. Lasky Productions, con la quale produsse per la RKO Without reservations (1946; California Express) di Mervyn LeRoy e The miracle of the bells (1948; Il miracolo delle campane) di Irving Pichel. Per la Metro Goldwyn Mayer curò un altro film biografico, The great Caruso (1951; Il grande Caruso) di Richard Thorpe, che fu l'ultimo della sua carriera. Nel 1958 si ritrovò infatti con i compagni di un tempo, Goldwyn e DeMille, per un film della Paramount che avrebbe dovuto intitolarsi The big brass band, ma il progetto fu interrotto dalla sua morte. Nel 1957 pubblicò un'autobiografia dal titolo I blow my horn. Uno dei suoi figli, Jesse Jr (1910-1988), fu soggettista, sceneggiatore e storico del cinema statunitense.