Termine dell’antica letteratura francese, usato soprattutto fra il 13° e il 14° sec., per indicare ogni rappresentazione drammatica in volgare, sacra o profana. Sviluppandosi le forme drammatiche, al generico j. furono sostituiti termini più precisi sia per le rappresentazioni religiose (miracle, mystère), sia per le morali o satiriche (moralité, sottie) e per le comiche (farce).