RACHEL, Joachim
Poeta satirico tedesco, nato il 28 febbraio 1618 a Lunden (Ditmarschen), morto il 3 maggio 1669 a Norden (Frisia). Compiuti gli studî universitari a Rostock, fu precettore a Dorpat, ove scrisse epigrammi; trascorse il resto della vita a Heiden (1652-60) e a Norden, pubblicando oltre un grazioso epitalamio in basso tedesco, divenuto canto popolare, le satire (1664-7) che lo resero celebre. Esse di solito non colpiscono né costumi né persone del suo tempo, ma difetti umani in generale, a volte sulle orme di Persio e Giovenale, in lunghe esemplificazioni imperniate su un motivo centrale: vizî e virtù delle donne, pedagogia, incapacità di conoscere il vero bene, l'amicizia, la poesia (interessante presa di posizione di un opitziano verso varie tendenze poetiche e linguistiche, abusi letterarî del tempo), in uno stile sobrio (rari elementi barocchi), ma pedestre, talvolta volgare, in un'esposizione prolissa senza disegno organico.
Ediz: Ediz. crit. a cura di K. Drescher, Halle 1903 (Neudrucke N. 200-02); le satire 7 e 8 di sul ms. di Copenhagen ristamp. da A. Lindquist, Lund-Lipsia 1920 (cfr. Lindquist, Zur Textkritik, ecc. in Germanica, Festschr. Sievers, 1924, p. 583-90).
Bibl.: A. Sach, J. R., ein Dichter u. Schulmeister d. 17. Jhs., Schleswig 1869 (id., in Allg. deutsche Biogr., XXVII, 1888); Berendes, Zu den Satiren des J. R., Warendorf 1896; H. Klenz, Die Quellen von J. R's. erster Satire, ecc., Friburgo 1899.