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MIRÓ, Joan

di Alexandra Andresen - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
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MIRÓ, Joan

Alexandra Andresen

(App. II, II, p. 332)

Pittore spagnolo, morto a Palma di Maiorca il 25 dicembre 1983. Negli anni Quaranta, proseguendo con sicurezza la propria ricerca formale, M. dipinse con tecniche diverse un cospicuo numero di opere, tra cui la nota serie delle Costellazioni (1939-41), gouaches su carta popolate da sottili grafismi e simboli onirici ricorrenti (la donna, l'uccello, ecc.) che ispireranno ad A. Breton l'omonima composizione poetica.

Tuttavia, in quegli stessi anni, assecondando la propria inclinazione allo sperimentalismo nonché l'esigenza di andare oltre la pittura di cavalletto, M. si concentrò su nuove tecniche e su nuovi materiali dedicandosi con particolare interesse alla ceramica e alla grafica. Dal 1944 infatti, avviata a Barcellona una stretta collaborazione con J. Llorens i Artigas (Barcellona 1892-1980), M. iniziò a esplorare le potenzialità espressive della ceramica e produsse alcune opere in terracotta (Personaggio in bruno e Testa blu notte, 1944-46, Parigi, Gall. A. Maeght), che continuò a proporre, con numerose varianti, anche negli anni successivi; l'ideazione e l'esecuzione dei rivestimenti murali in ceramica prese avvio invece solo nei primi anni Cinquanta con il Muro del Sole e il Muro della Luna che, realizzati tra il 1955 e il 1958 per la sede dell'UNESCO a Parigi, ottennero nel 1959 il Guggenheim International Award di New York. Costante nell'ambito della sua attività artistica anche l'intensa elaborazione grafica (illustrazioni per Parler seul e Poésie de mots inconnus di T. Tzara, rispettivamente del 1948-50 e del 1949; A la santé du serpent di R. Char, del 1954; A toute épreuve di P. Eluard, del 1958; Costellations di A. Breton, del 1959; ecc.) che gli valse nel 1954 il Gran Premio Internazionale della Grafica alla Biennale di Venezia.

Dal 1959, dopo un nuovo soggiorno negli Stati Uniti, M. riprese a dipingere, manifestando, con accentuazione cromatica e gestuale, una nuova intensità espressiva (Donna e Uccello I, 1964, Saint-Paul de Vence, Fondation Maeght; Danza di personaggi e uccelli, 1968, Parigi, Musée National d'Art Moderne; Personaggi, uccello, 1973, Barcellona, Fundació Miró; Senza titolo, 1980, Palma di Maiorca, Fundació Miró; ecc.), che distinse anche l'instancabile produzione grafica caratterizzata in particolare dalle illustrazioni per Ubu roi di A. Jarry (1966), per Adonides di J. Prévert (1974) e per Cartalégraphie di P.A. Bennoît (1985). Accanto a opere legate all'architettura e all'ambiente (rivestimento murale, 1960, Harvard University; Labirinto per la Fondation Maeght a Saint-Paul de Vence, 1964; rivestimento parietale per il Guggenheim Museum di New York, 1969; murale per il Palazzo dei Congressi di Madrid, 1980), M. realizzò, negli anni Sessanta, le prime sculture in bronzo e la serie delle ceramiche ''Terre gran fuoco'' (1963-68) cui seguirono, nel decennio successivo, opere che testimoniano la ricerca di nuove soluzioni espressive sia nella scelta del formato monumentale sia nell'uso di nuovi materiali: objets trouvés, resine sintetiche, cemento e piastrelle policrome (Donna e Uccello, 1982, Barcellona, Fundació Miró), arazzi (per la National Gallery di Washington, 1977, e per la Fondation Maeght, 1980), vetrate (per la Fondation Maeght, 1979).

Ampiamente presente, in Europa e negli Stati Uniti, con importanti mostre (da segnalare le retrospettive del 1968 a Saint-Paul de Vence, Fondation Maeght; del 1974 a Parigi, Grand Palais; del 1981 a Milano, Castello Sforzesco), nel 1967 M. ricevette il Carnegie Prize e nel 1978 il premio Feltrinelli. Il nucleo più significativo delle sue opere è conservato alla Fundació J. Miró di Barcellona progettata da J.L. Sert (1972-75), l'architetto che ideò nel 1956 la casa studio di M. a Palma di Maiorca, sede dal 1981 della Fundació Pilar i Joan Miró ampliata con nuovi corpi da R. Moneo. Vedi tav. f.t.

Bibl.: J. Dupin, Joan Miró: la vie et l'oeuvre, Parigi 1961 (con bibl. precedente); R. Penrose, Miró, Londra 1970; J. Dupin, Miró sculpteur, Barcellona 1972; M. Rowell, Joan Miró: selected writings and interviews, Boston 1986; Obra de Joan Miró, a cura della Fundació Miró, Barcellona 1988; Joan Miró: catalogue raisonné des livres illustrés, a cura di R.M. Malet, Ginevra 1989; G. Raillard, Miró, Parigi 1989. Cataloghi di mostre: E. Queneau, Jean Miró, Parigi 1974; M. Leiris, J. Miró, Lithographs, New York 1975; J. Picon, Joan Miró: Carnet Catalans, Ginevra 1976; J. Dupin, B. Rose, Joan Miró, Zurigo 1984; Janus, Joan Miró, Ferrara 1985; M. Rowell, The captured imagination: Drawings by Joan Miró, New York 1987; J.L. Prat, J. Miró. Retrospective de l'oeuvre peint, Saint-Paul de Vence, 1990; G.C. Bojanni, Joan Miró. La ceramica, Faenza 1991; R. Fuchs, Ch. Green, R. Lubar, Joan Miró 1893-1993, Barcellona 1993.

Vedi anche
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miro
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