BAUDICI, Joannes
(o Jean Baudi)
Architetto francese attivo in Provenza all'inizio del 14° secolo. Il suo nome fu reso noto da Albanès (1880; 1882), che pubblicò un documento del 12 agosto 1305, nel quale B. viene definito capomaestro della fabbrica della chiesa e del convento domenicani della Sainte-Madeleine a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, nonché ricostruttore del palazzo comitale di Aix-en-Provence, oggi distrutto.La chiesa della Sainte-Madeleine, una delle più importanti costruzioni gotiche del Midi francese, era stata iniziata nel 1296 per volere di Carlo II d'Angiò, nipote di Luigi IX, a opera di un architetto di sua fiducia, Pierre le Français, da lui appositamente inviato da Napoli (Digard, 1885). Nel 1305 costui dovette evidentemente essere sostituito da B. e in ogni caso non è sostenibile la tesi (Doré, 1932; Letrait, 1966) che lo stesso abbia ricevuto ab origine l'incarico del progetto da Carlo II.La chiesa è a tre navate con otto cappelle su ogni lato, priva di transetto e terminante con un'abside centrale poligonale, aperta da due ordini di finestre, e due absidi minori, anch'esse poligonali, inclinate di 45° rispetto all'asse delle navate. Sono incerte le fasi costruttive della fabbrica, terminata solo poco prima della metà del sec. 16°: dopo una interruzione dei lavori all'altezza della quinta delle nove campate, è documentata infatti una loro parziale ripresa nel 1404, per volontà di Jean II Le Meingre di Boucicaut, maresciallo di Francia, che finanziò l'avanzamento di una campata della costruzione. In quanto alla prima fase della fabbrica, iniziata nel 1296, la sua conclusione avvenne in una data imprecisata: o nel 1316 (anno della consacrazione) o, più verosimilmente, fra il 1340 e il 1350 (Montagnes, 1979). Non è facile di conseguenza individuare quale possa realmente essere stato il ruolo di B., al quale Enlart (1909) attribuiva le absidi e Montagnes (1979) la semplice prosecuzione dell'opera di Pierre le Français. In ogni caso le soluzioni absidali testimoniano la diffusione nel Midi del Gotico rayonnant della Francia settentrionale.
Bibl.: J.H. Albanès, Le Couvent Royal de Saint-Maximin en Provence de l'Ordre des Frères Prêcheurs, Marseille 1880, doc. LXXXV, p. 167; id., L'architecte de l'église de Saint-Maximin (Var), BMon 48, 1882, pp. 278-280; G. Digard, Deux documents sur l'église de Saint-Maximin en Provence, MAH 5, 1885, pp. 313-317; C. Enlart, s.v. Baudici, in Thieme-Becker, III, 1909, p. 56; L. Valatx, La basilique de Saint-Maximin, Toulon 1927; R. Doré, Saint-Maximin, CAF 95, 1932, pp. 207-223; L. Schürenberg, Die kirchliche Baukunst in Frankreich zwischen 1270 und 1380, Berlin 1934, p. 141; J.J. Letrait, s.v. Saint-Maximin-la-Sainte-Baume (Var), in Dictionnaire des Eglises de France, Belgique, Luxembourg, Suisse, II, Centre et Sud-Est, Loos-les-Lille 1966, p. 142; B. Montagnes, Architecture dominicaine en Provence, Paris 1979, pp. 46, 47, 72; J. Bony, French Gothic Architecture of the 12th and 13th Centuries (California Studies in the History of Art, 20), Berkeley-Los Angeles-London 1983, p. 542.A. Bianchi