KAMPÝSĒS, Jōánnēs
Drammaturgo greco, nato a Corone nella Messenia nel 1872, morto nel 1902. Studiò legge in Atene e in Germania, dove lesse con ammirazione le letterature nordiche. Impiegato al ministero delle Finanze, si rivelò al mondo letterario col racconto Paulina e collaborando a giornali e riviste letterarie. Dal 1896 si diede all'attività teatrale.
Compose Τὸ μυστικὸ τοῦ γάμου (Il segreto del matrimonio), ‛Η ϕάρσα τῆς ζωῆς (La farsa della vita), Μὶς "Αννα Κούξλεϋ (Miss Anna Cooxley), Οἱ Κοῦρδοι (I Curdi), Τὸ δακτυλίδι τῆς μάννας (L'anello della mamma), Στὰ σύννεϕα (Nelle nubi). Fu dei primi in Grecia a trattare il dramma sociale, contrapponendo al teatro francese Ibsen, Strindberg e Hauptmann, dai quali derivò lo spirito di ribellione e il simbolismo. Oltre a una raccolta di liriche, Τὸ βιβλίον τῶν συντριμμιῶν (Il libro dei frammenti), ha lasciato traduzioni dal tedesco (il Prometeo di Goethe e i Ditirambi di Dioniso di Nietzsche).