Ribeiro, João Ubaldo
Scrittore brasiliano, nato a Itaparica (Bahia) il 23 gennaio 1941. Compiuti gli studi di giurisprudenza ed economia, si è dedicato alle scienze politiche (di cui è stato docente presso l'Universidade federal de Bahia, 1965-71) e al giornalismo.
Si rivelò giovanissimo con le prose apparse nel volume collettivo Reunião (1962) e con il romanzo Setembro não tem sentido (1962). Nel 1971 pubblicò Sargento Getúlio (trad. it. 1986), in cui manifesta appieno la singolarità della sua ispirazione e la capacità di conferire dignità letteraria al linguaggio popolare del Nord-Est brasiliano. Il romanzo - che si conclude come una storia di virtù (areté), secondo la definizione dello stesso autore - rievoca la campagna per le elezioni presidenziali del 1950 che portò alla rielezione di G. Vargas (che tra il 1930 e il 1945 aveva guidato dittatorialmente il paese) e alla sconfitta delle forze conservatrici legate ai capitali stranieri. Il protagonista è un sergente di polizia, incaricato di trasferire un prigioniero politico; il rovesciamento degli ordini originariamente ricevuti si scontra con la morale dell'agente che si rifiuta di eseguirli, imprimendo così un nuovo corso alla narrazione, che si concluderà tragicamente.
La produzione letteraria di R. è continuata con Vila real (1979) e con i racconti Vencecavalo e o outro povo (1974), Livro de histórias (1981, ripubblicato nel 1991 con l'aggiunta di due inediti, sotto il titolo di Já podeis da pátria filhos) e Política. Quem manda, por que manda, como manda (1981), un vero e proprio "corso pratico ed elementare per lavoratori, studenti, politici, casalinghe e il popolo in generale". Nel 1984 ha pubblicato Viva o povo brasileiro (trad. it. 1997), un monumentale romanzo epico che abbraccia tre secoli di storia del Brasile, rivisitati attraverso le vicende del Recôncavo baiano, il territorio agricolo che circonda Salvador. In quest'opera, l'animismo africano si mescola al cattolicesimo portoghese e alla cultura e natura indigene, dando origine al complesso intreccio su cui poggia la narrazione; le storie dei personaggi sfumano sino a passare in secondo piano, a vantaggio dello sfondo su cui si collocano, che si trasforma nel vero protagonista del romanzo: il Brasile multirazziale e multiculturale. Oltre a O sorriso do lagarto (1989) e O feitiço da ilha do Pavão (1997), R. ha pubblicato anche libri per bambini (Vida e paixão de Pandonar, o cruel, 1983; A vingança de Charles Tiburone, 1990), cronache e opere di memorialistica (Sempre aos domingos, 1988; Um brasileiro em Berlin, 1995).
bibliografia
T.Y. Mayazaki, Um tema em três tempos: João Ubaldo Ribeiro, João Guimarães Rosa, José Lins do Rego, São Paulo 1996.