CASALDUERO, Joaquín
Critico letterario spagnolo, nato nel 1903 a Barcellona. Dopo essere stato lettore nelle università di Strasburgo, Marburgo, Cambridge e Oxford, nel 1937 si trasferì negli S.U.A., dove ha insegnato letteratura spagnola alle università di Wisconsin e di New York e dove risiede attualmente.
Scolaro di Menéndez Pidal, si è distinto presto così dall'indirizzo filologico e positivistico del maestro come dalle nuove scuole di tendenza stilistica o meramente estetica, proponendo nuove letture di testi narrativi e poetici in cui i valori più intimi della concezione e dell'ispirazione e quelli contenutistici e strutturali (sentido e forma) vorrebbero esser considerati in una unità complessa ma inscindibile che è l'obbiettivo dell'esercizio critico. Tale metodo ha trovato non sempre felice ma suggestiva conferma soprattutto nella serie di volumi dedicati a Cervantes, Sentido y forma de las "Novelas ejemplares" (1943), Sentido y forma de lo "Trabajos de Persiles y Segismunda" (1947), Sentido y forma del "Quijote" (1949), Sentido y forma del teatro de Cervantes (1951). Si ricordino anche: Vida y obre de Galdós (1943) e J. Guillén: Cantico (1946). Il Croce polemizzò con lui, a proposito de Persiles, in Letture di poeti, Bari 1950, p. 54 e segg.