job posting
loc. s.le m. inv. Assegnazione di un incarico di lavoro mediante la pubblicazione di un bando in un canale informativo dedicato.
• l’Atac [...] da gennaio ha avviato un piano di riconversione professionale, per aumentare gli operatori di stazione, che presidiano anche i tornelli: venti sono già stati formati, quaranta sono in corso di selezione e altri 45 arriveranno grazie a un job posting interno. (Sara Grattoggi, Repubblica, 25 marzo 2014, Roma, p. II) • Così ribatte la Rai alle polemiche sulle assunzioni fatte dal nuovo vertice. Nomine ‒ precisa viale Mazzini in una nota ‒ «fatte facendo ampio ricorso allo strumento del job posting per il reperimento di professionalità interne». (Paolo Festuccia, Secolo XIX, 24 aprile 2016, p. 7, Politica) • il quadro dipinto rende opaco il nuovo corso della Rai, quello del post riforma, mai messo a dura prova come in questo periodo. Assenza di trasparenza, denuncia l’Anac. E conflitto di interessi, irregolarità, mancato utilizzo del job posting e soprattutto carenza di documentazione in molte delle nomine di quest’anno. [...] Le nomine sono state definite fiduciarie e quindi non è stato utilizzato il job posting. (Marco Castoro, Messaggero, 16 settembre 2016, p. 5, Primo Piano).
- Dall’ingl. job posting, a sua volta composto dai s. job ‘impiego, occupazione’ e posting ‘incarico’.
- Già attestato nella Stampa del 27 febbraio 2002, p. 39, Spazio lavoro (a cura di Simone Pesce).