MEYEROWITZ, Joel
Fotografo statunitense, nato a New York il 6 marzo 1938. È uno dei fotografi di riferimento per il racconto della storia americana dagli anni Sessanta in poi. Premiato e riconosciuto artista, le sue opere sono apparse in numerose mostre nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo.
La sua carriera artistica ha avuto inizio dopo l’incontro, mentre lavorava come art director in un’agenzia pubblicitaria, con il grande fotografo Robert Frank. Affascinato dalla tradizione della Street photography di Eugène Atget e Henri Cartier-Bresson, con i suoi primi scatti in bianco e nero degli anni Sessanta ha realizzato il racconto di una New York viva e variegata. M. sin dagli inizi ha voluto registrare momenti irripetibili di vita reale che si manifestano in una frazione di secondo. Grande sostenitore delle pellicole a colori, ha presto compreso la loro potenza comunicativa e si è battuto per trasformare il colore in linguaggio, cercando di arginare la supremazia del bianco e nero. Il suo primo libro, Cape light. Color photographs by Joel Meyerowitz (1979), un grande successo editoriale, è ormai considerato un classico della fotografia a colori. Durante la sua carriera ha collaborato con molti fotografi – tra i quali Garry Winogrand, Tony Ray-Jones, Lee Friedlander, Tod Papageorge, Diane Arbus – e ha tenuto numerosi corsi di fotografia (il più esemplare, durante gli anni Settanta: il primo corso di fotografia a colori alla Cooper Union di New York).È considerato, con William Eggleston e Stephen Shore, tra i più rappresentativi esponenti della New color photography.
Con la crescita dei suoi progetti, la macchina fotografica di piccolo formato (35 mm), è stata affiancata dal grande formato, protagonista, per es., del significativo lavoro realizzato dopo l’11 settembre 2001, in cui il fotografo ha documentato le immediate conseguenze degli attacchi al World trade center e il vuoto di Ground zero nei mesi successivi. Molti di questi scatti sono stati raccolti nel volume Aftermath. World trade center archive (2011). Fra le altre sue pubblicazioni da ricordare anche Legacy. The preservation of wilderness in New York City parks (2009), Taking my time (2012) e Joel Meyerowitz. Retrospective (2015).