Romanziere norvegese (Orkedalsøyra 1872 - Oslo 1959). Allievo ideale di Bjørnson e di Hamsun, è autore di un gran numero di romanzi e anche di qualche dramma, nei quali l'impegno ideologico senz'altro prevale sulla vena narrativa. Acquistò grande seppur effimera reputazione con il romanzo Troens magt ("La potenza della menzogna", 1903) e con Fangen som sang ("Il prigioniero che cantava", 1913) e Den store hunger ("La grande fame", 1916) e molti altri; ma a questi sono artisticamente preferibili, benché sempre mediocri, i romanzi e racconti di vita popolare del Trøndelag: Den sidste viking ("L'ultimo dei vichinghi", 1921), Folk ved sjøen ("La gente della costa", 1929).