Poeta e critico danese (Copenaghen 1791 - Bonderup, Ringsted, 1860), figlio di Peter Andreas e di Thomasine Gyllembourg (v.), marito di J. Luise Pätges; fu a lungo a Parigi e dal 1822 a Kiel come insegnante di letteratura danese; nel 1824, a Berlino, conobbe G. W. F. Hegel. Autore di vaudevilles (Kong Salomon og Jørgen hattemager "Re Salomone e Jørgen cappellaio", 1825; Aprilsnarrene "Pesce d'aprile", 1826; Die uadskillelige "Gli inseparabili", 1827) ispirati a modelli francesi e tedeschi, diresse, tra il 1827 e il 1830, il giornale critico-letterario Københavns flyvende Post e altri ancora, nei quali esercitò il suo magistero di dittatore del gusto romantico-realistico, documentato, sul piano dell'arte, soprattutto dalla satira "apocalittica" En sjael efter døden ("Un'anima dopo la morte", 1840) e dal ciclo di romanze De nygifte ("Gli sposi novelli", 1841). Dal 1849 al 1856 diresse il Teatro reale di Copenaghen.