NEANDER, Johann August Wilhelm
Teologo protestante, nato a Gottinga il 17 gennaio 1789, morto a Berlino il 14 luglio 1850. Nato di famiglia israelita, il suo nome fu (David) Mendel, che sostituì con quello greco di Neander (uomo nuovo) quando nel 1806 passò al cristianesimo. Divenuto professore straordinario di storia ecclesiastica nel 1812, a Heidelberg, passò nel 1813 come ordinario a Berlino, dove restò fino alla morte.
Oltre che di storia, si occupò anche di dogmatica, simbolica ed etica. Fu il principale rappresentante del nuovo pietismo scientifico, la così detta Pektoraltheologie ("pectus est quod facit theologum"). Contro l'indirizzo razionalistico e hegeliano, prevalente al suo tempo, egli sostenne il principio soprannaturale del cristianesimo, pur allontanandosi dalla stretta ortodossia luterana. I suoi scritti hanno il pregio, oltre che d'una profonda cognizione delle fonti, anche d'una penetrante comprensione psicologica dei personaggi studiati.
Scritti: Fra i principali sono: Über den Kaiser Julian und sein Zeitalter (1812; 2ª ed., Gotha 1867); Der hl. Bernhard und sein Zeitalter (1813; 2ª ed., voll. 2, Gotha 1889); Der hl. J. Chrysostomus (1822; 3ª ed., voll. 2, Berlino 1848); Allgemeine Geschichte der christlichen Religion und Kirche (fino a Bonifacio VIII, 2ª ed., voll. 5, Amburgo 1842 segg.); Leben Jesu (contro D.F. Strauss, 1837; 7ª ed., Gotha 1873). Le sue opere complete furono pubblicate a Gotha (voll. 14, 1862-1875). Insieme con C. J. Nitzsch e J. Müller fondò la Deutsche Zeitschrift für christl. Wissenschaft u. christl. Leben (Berlino 1850 segg.).
Bibl.: Ph. Schaff, A. N., Gotha 1886 (con elenco degli scritti); K. Th. Schneider, A. N., Schleswig 1894; Realencyklopädie für prot. Theol. u. Kirche, 3ª ed., XIII, Lipsia 1903, pp. 679-87, con bibl.